Storie: il prigioniero di guerra che continuò ad allenarsi con la mente
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La prigionia non riuscì a fermare il talento di G. Hall
Il colonnello George Hall, militare americano tenuto prigioniero durante la guerra del Vietnam, al suo ritorno stupì gli amici sfoggiando il suo talento da golfista, rimasto invariato. Nonostante le difficili condizioni che ha dovuto affrontare durante la prigionia, come una cella angusta (2,5 X 2,5 metri) e l’isolamento per la maggior parte del tempo, Hall è riuscito a mantenere il suo livello di gioco professionale. La sua storia, raccolta in una registrazione audio intitolata “The Psychology of Winning”, è entrata nella leggenda e dimostra l’importanza della pratica mentale.
Il segreto di un allenamento mentale efficace
Hall ha tenuto la sua mente occupata giocando mentalmente una partita di golf sul suo campo preferito, almeno una volta al giorno, per cinque anni e mezzo. Questa pratica mentale gli permetteva di conoscere ogni singolo dettaglio del campo, ogni erba, ogni ostacolo e ogni colpo che aveva fatto. La sua pratica mentale era così reale che quando tornò fu in grado di giocare allo stesso livello di prima.
Questa storia è un esempio di quanto possa essere generativa la pratica mentale se la si sente reale e la si porta avanti per un periodo sufficientemente lungo. Con il tempo, diventa più facile e più utile e dimostra che la perfezione si raggiunge con la pratica. La storia di Hall rappresenta il potere della mente e l’importanza della concentrazione e della pratica per sviluppare un talento.
In un mondo sempre più competitivo e impegnativo, la storia di Hall mostra come la pratica mentale possa essere un’arma potente per raggiungere i propri obiettivi e superare le difficoltà. La sua storia è un invito a tutti a sfruttare il potere della mente e a sviluppare la propria pratica mentale per raggiungere la perfezione e i propri obiettivi.